32. È il contrario di 23. Come il VOLERE del POTERE. Al limite il primo potrebb'essere il complemento del secondo per arrivare al RIUSCIRE, ma niente di più. Si PUÒ qualcosa VOLENDO ma POTENDO non c'è più bisogno del VOLERE. Già si PUÒ. Quanto sarebbe bello, se questo POTERE avessimo sempre.
Potremmo mostrarci nelle nostre piene capacità in momenti scomodi. Se ci fosse un sorgente di energia, ecco la terza modalità dell'essere, il RIUSCIRE. Quindi se con questo sorgente di energia si potesse recuperare le forze che una giornata ci tira via, molte cose potrebbero funzionare. Non ci sarebbe più bisogno di un 23 nel 32, non dovrebbe esserci un... - bravo, la quarta modalità che scappa fuori dal discorso, il NON DOVERE che per me significa la libertà anche se finge di stare al lato opposto. Quindi non ci sarebbe bisogno di cercare una relazione fra persone, la relazione ci starebbe perché saremo in grado di tenere sotto controllo le nostre emozioni senza dover cambiare il nostro atteggiamento quotidiano, quando siamo con persone che hanno un determinato controllo su di noi senza che lo VOGLIAMO esplicitamente (potremmo POTERlo fare....o meglio RIUSCIREMO farlo....).
I modi di vivere si mischiano. Il POTERE cala al livello del VOLERE o addirittura a quello di solo VOLERE a NON DOVERE e cosí le scelte più semplici pesano all'improvviso tonnellate che non crediamo che RIUSCIAMO a farle.
Non si vola più, quando ci si sente cosi, ci si affoga solo lentamente. Anche il 32 nel 23.
Le techniche di POTERsi sentirsi bene per forza, ovviamente abbiamo. Le abbiamo con 32 nel sangue. L'uomo dimostra un esempio perfetto del come si diventa schiave delle proprie abitudini (pensando di fare qualcosa molto carina...) che creiamo per sentirci accolti, quando ci annoiamo o non riusciamo animarci nel tempo libero, quando siamo soli... Si prova tenere contatti, ridere, ma in realtà di noi ci sta solo il corpo, noi ci vediamo da fuori e sentiamo come fugge la forza dalla nostra anima, come la sangue di un animale ferito. La vita dovrebbe riempirci tramite le emozioni e le situazioni vissute che ci dovrebbero confermare che la vita vale di essere vissuto. Invece si incontra pochissime volte persone che ci riempono che ci danno e non per prendere qualcosa in cambio, ma per il piacere di vederci felici.
Non si dovrebbe mai perdere la fiducia in noi. Perché siamo noi stessi a capire nel miglior modo, come siamo. Non siamo il nostro lavoro come nemmeno siamo i nostri amici, genitori o altra gente intorno. Non siamo le nostre abitudini, non siamo i libri che abbiamo letto o le conoscenze che durante gli anni abbiamo acquistato. Magari queste cose ci possono essere utili nel esprimere noi stessi, ma non ci creano. Ognuno di noi é una mescolanza unico del POTERE, VOLERE, RIUSCIRE e NON DOVERE che ci identifica come le nostre impronte.
Chissa cosa cerca allora una con 32 nel 23. Cerca il complemento di se stesso per sentire cose che la sua propria mescolanza non gli permette di sentire o cerca solo un divertimento, un avventura per rendersene conto che vivere in altri mondi per se sarebbe impossibile e la punizione verrebbe con un altra mescolanza velenosa con modalità sconosciute con cui non sarebbe solo difficile ma addirittura impossibile riconoscersi e mantenersi felici. Ma il veleno è cosí dolce....
Magari quest'incontro di proprietari con diversi mischi delle modalità ci rende cosi triste o disorientato mentre siamo sicuri che con il nostro POTERE RIUSCIAMO ottenere quello che VOGLIAMO e intanto NON DOBBIAMO rinunciare a niente... Che ingenuo questo pensiero....Il risveglio come sarà?
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