Wednesday, September 10, 2008

Cosa sceglieresti?

Penso sempre a com'è un amore. Cosa significa, come si cambia durante il tempo. Fino a che punto si può chiamarlo amore e dove inizia ad essere qualcos'altro a cui questa parola è già troppo larga o troppo stretta.

Pensavo, che fosse comparabile alla pioggia.

Da piccola, quando con i miei genitori eravamo in viaggio per le vacanze con la macchina del mio zio e all'improvviso è iniziato a piovere, sembrava, come se ci fosse un preciso centimetro nello spazio, dove c'è il limite della pioggia, quindi se ci fossimo fermati una volta, sarebbe stato possibile entrare dentro e uscirne fuori, come uno vuole. O parlare con qualcuno che sta in pioggia, essendone fuori. (Solo da grande ho capito che questo concetto si realizzò con il muro di Berlino o in qualsiasi paese post-Trianon-iano per vicini di casa.) La cosa più ovvia è, che la pioggia prima o poi finisce - variabile tempo -, è chiaro.
Allora anche l'amore sarà questo, no?
Immaginati la scena: tu, nel tuo Lamborghini - diablo... per essere precisi, visto, quanto sei figo a vivere, rappresentiamo la tua vita con quest'estrema bellezza - che vai - maccché vai, voo-oli - verso il limite della pioggia e in un certo momento e centimetro lo raggiungi, c'entri e sei travolto dalla sensazione. Scivoli, freni, fai fischiare le gomme, poi ritrovi i tuoi sensi e ri-inizi a correre/volare. Ne prendi gusto - per i lettori un po' meno attenti qui arriviamo all'essere innamorati folli - e poi...POOOOOIIIIII....poi.
C'è sempre un poi, se non altro, allora finisce il film o ci svegliamo...

Comunque poi vengono le varie possibilità. O: non cambi mai corsia, vai sempre a 200, e poi ti fermi solo perché ti manca la benzina. O: vai cambiando marcia ogni secondo, freni, riacceleri, fai un viaggio stupendo che poi ti annoia, ti fermi, scendi e basta. O: non c'è lo fai nella pioggia, perdi per un attimo l'attenzione e la macchina si gira già e tu non sai come uscirne, forse muori o forse resti handycappato per una vita. O: vai in qualsiasi di questi modi...scusa, voli in qualsiasi di questi modi, e poi esci dalla pioggia - variabile spazio -, te lo anche dimentichi e arrivando una volta alla destinazione del tuo viaggio, neanche ne racconterai. O...e questo è che capita durante tanti viaggi, la pioggia diventa meno presente, fino a finire - variabile tempo - la tua macchina si asciuga, esce il sole e tu torni ad essere e a sentirti come prima.

Immaginati quella pioggia! ADESSO! Immaginatela! La sua esistenza era del tutto superfluo per te, non ti ha cambiato la vita, non ti ha cambiato neanche un momento della tua vita, neanche te ne ricordai. Quella pioggia era di tutto inutile nella tua vita.

La pioggia odia essere inutile.

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